Dazi, dallo scontro USA-Cina alla risposta Ue: cosa sta succedendo

Da che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha imposti nuovi dazi commerciali sulle importazioni da quasi tutti i paesi del mondo, l’era del libero mercato e del libero scambio sembra arrivata al capolinea. Il mondo sussulta ad ogni annuncio del tycoon con i mercati finanziari in subbuglio nelle ultime settimane. Ma a che punto sono i negoziati tra i vari Paesi? E quali sono le possibili strategie per scongiurare la guerra commerciale? Posto che il 9 aprile era prevista l’entrata in vigore dei dazi annunciati nel Liberation Day del 2 aprile, al momento è in vigore una pausa di 90 giorni per i paesi che non hanno reagito alzando a loro volta i dazi sulle importazioni dagli Stati Uniti.
Tra i grandi Paesi attualmente colpiti c'è la Cina su cui gli Usa hanno imposto dazi al 125 per cento e che ha risposto al "bullismo" americano sottolineando come non intenda retrocedere sui contro-dazi sempre al 125 per cento. Danneggiata anche l'Europa. Trump prevede dazi del 20 per cento sulle importazioni dell’Unione Europea negli Stati Uniti tanto che il 9 aprile l’UE ha approvato contro tariffe fino al 25 per cento su una serie di prodotti statunitensi come punto di partenza per aprire il negoziato. Nel corso degli incontri di ieri del commissario Ue al Commercio, Maros Sefcovic, al tavolo sono stati discussi più aspetti. "La nostra offerta di lavorare per ottenere tariffe reciproche zero per zero per tutti i beni industriali, comprese le automobili, il tema della sovraccapacità globale nei settori dell'acciaio e dell'alluminio, la resilienza delle nostre catene di approvvigionamento nei semiconduttori e nei prodotti farmaceutici". Così ha riferito un portavoce della Commissione UE, sottolineando che Bruxelles "continuerà ad affrontare questi colloqui in modo costruttivo". Giovedì è poi attesa a Washington la premier Giorgia Meloni che incontrerà Trump nello Studio Ovale per discutere la posizione dell'Italia.
Il dietrofront di Trump, va detto, è arrivato dopo le pesanti perdite registrate sui mercati finanziari che hanno poi virato in positivo dopo lo stop alle tariffe. I leader politici si chiedono quindi quale sia la strategia statunitense sul lungo periodo posto che il contraccolpo dei dazi potrebbe non solo colpire le economie più fragili ma trascinare gli stessi Stati Uniti in un periodo di recessione oltre ad avvicinare gli alleati a un colosso come la Cina.