Legge di bilancio, gli interventi in arrivo (e la questione coperture)
Conto alla rovescia per la Manovra 2024. Lunedì 16 ottobre il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge di bilancio in cui tra le tante misure si conferma il taglio del cuneo, la riforma Irpef oltre ai sostegni alle famiglie con figli. La Manovra vale complessivamente poco meno di 24 miliardi. «È una manovra che considero molto seria, molto realistica che non disperde risorse ma le concentra su grandi priorità continuando a seguire la visione che il governo ha messo dall'inizio del suo mandato, nonostante il quadro complesso», ha detto la premier Meloni.
Tra gli interventi quello legato al cuneo fiscale e quindi alla busta paga per i redditi medio bassi: il taglio del cuneo è di 6 punti per chi ha fino 35mila e 7 per chi arriva fino a 25mila. «È un aumento in busta paga che mediamente corrisponde circa 100 euro al mese per una platea circa 14 milioni di cittadini», ha aggiunto Meloni. Mini intervento anche sulle pensione (la riforma annunciata è stata rimandata). Quota 103 di fatto diventa Quota 104: per uscire dal lavoro serviranno 63 anni come requisito per fare domanda per l’uscita anticipata. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha spiegato durante la conferenza stampa che «per Quota 103 abbiamo alzato i requisiti di età anagrafica fermo restando i 41 anni di contributi per accedere alla pensione».
Ci sono poi gli interventi per la famiglia o meglio gli incentivi alla natalità che valgono 1 miliardo. 150 milioni in più per rafforzare il bonus asili nido. Dal 2024 ci sarà un mese in più di congedo parentale, retribuito al 60%, per i genitori con figli fino a 6 anni d’età. Le madri lavoratrici con due o più figli avranno poi una busta paga più pesante perché non pagheranno la quota di contributi previdenziali a loro carico (9%). Si tratta però di misure temporanee. Per le madri con due figli l’agevolazione durerà finché il secondo figlio non abbia raggiunto 10 anni d’età. Per quelle con tre o più figli, fino a quando il figlio più piccolo non abbia raggiunto i 18 anni.
Nella nuova legge di bilancio non è, invece, confermato il taglio dell’Iva per i prodotti della prima infanzia perché è stato assorbito dagli aumenti di prezzo. «Sui fringe benefit l’anno scorso siamo intervenuti in maniera significativa, quest’anno lo rendiamo strutturale con modifiche per il 2024: portiamo il tetto a 2mila euro per i lavoratori con figli e a mille euro per tutti gli altri», spiega la premier Giorgia Meloni. Il prossimo step della Manovra è ora il passaggio in Senato, da dove partirà l’iter parlamentare. Il testo dovrebbe arrivare a fine mese.