Salario minimo: a che punto è il dibattito in Italia?
In Italia resta vivo il dibattito sul salario minimo. Secondo l’Ilo, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, il potere d’acquisto dei salari medi è diminuito nel nostro Paese dal 2008. Una situazione che ha portato diverse forze politiche dell'opposizione a parlare della necessità di un minimo retributivo. Per capire però a che punto sia il dibattito italiano occorre ricostruirne le tappe principali.
Il 4 luglio alla Camera è stata depositata una proposta di legge per l’istituzione di un minimo salariale. Il testo porta la firma di Pd, Movimento 5 Stelle, Avs Azione e + Europa, con l'eccezione di Italia Viva. La proposta di legge delle opposizioni lascia alla contrattazione collettiva il compito di stabilire le tabelle retributive, con il vincolo però che la retribuzione non possa essere inferiore ai 9 euro l'ora per il Trattamento economico minimo orario (Tem), e a quanto stabilito dai sindacati più rappresentativi per il Trattamento economico complessivo (Tec). Ai primi di agosto però la Camera ha approvato la sospensione dell’esame della proposta di legge dell’opposizione per un periodo di sessanta giorni. I mesi del dibattito saranno quindi settembre e ottobre.
Sulla questione è intervenuta anche la premier Giorgia Meloni. «In Italia c’è un serio problema di livelli salariali bassi», ha detto attaccando però la proposta di legge. «Il paradosso è che il salario minimo potrebbe rischiare di diventare un parametro sostitutivo e non aggiuntivo» rispetto alla contrattazione collettiva, «con il risultato di peggiorare per paradosso il salario di molti più lavoratori di quelli ai quali lo migliorerebbe». La premier ha poi indicato il Cnel come la sede più appropriata per studiare un intervento condiviso di contrasto al lavoro povero e ai bassi salari. La proposta del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro è attesa per il 10 ottobre.
Nel mentre le opposizioni hanno lanciato una raccolta firme per il salario minimo che ha superato le 100 mila adesioni. Con lo slogan `Rispetto per il lavoro´ la Cgil ha invece organizzato un' Assemblea nazionale sulla
contrattazione a Bologna per il 12 settembre. Il segretario generale, Maurizio Landini, parlerà di politiche contrattuali, salari, precarietà, rappresentanza e per l'appunto salario minimo.