Pmi, quotazione in Borsa più semplice: le nuove regole
Nuove regole per la quotazione in Borsa delle piccole e medie imprese. Il governo Meloni ha approvato un disegno di legge per rafforzare il mercato dei capitali che comporta meccanismi di semplificazione per lo sbarco in Borsa. L'intento è sostenere lo sviluppo di Piazza Affari, interessata negli ultimi due anni da numerosi delisting, e tornare a competere con i concorrenti in Europa.
"Il disegno di legge - si legge nella nota di Palazzo Chigi - semplifica le procedure di ammissione alla negoziazione, riduce gli oneri a carico delle aziende che intendono quotarsi ed estende la classificazione di "piccole e medie imprese" emittenti azioni quotate, innalzando il tetto della capitalizzazione massima da 500 milioni a un miliardo di euro". Prevista anche la riforma della disciplina degli emittenti di strumenti finanziari diffusi e la modifica alle regole in tema di responsabilità del collocatore e di offerta fuori sede.
Introdotto poi l’aumento da tre a 10 del numero di voti da assegnare a ciascuna azione a voto plurimo. Un sistema pensato per favorire l’accesso alla quotazione di quelle pmi frenate dall'ipotesi della perdita di controllo.
Rispetto alla redazione del bilancio è infine prevista la facoltà, per le società con azioni su sistemi multilaterali di negoziazione, di adottare i principi contabili internazionali. In piú per facilitare la partecipazione degli investitori istituzionali è stata estesa la qualifica di "investitore professionale di diritto privato" anche agli enti previdenziali privati e privatizzati.