Produzione industriale, che cosa dicono gli ultimi dati sull’Italia
A sorpresa l’economia italiana va meglio del previsto con la produzione industriale solo leggermente in flessione. Il quadro è quindi meno fosco di quanto prospettato in chiusura del 2022. Secondo quanto emerge dall’analisi mensile del Centro Studi di Confindustria l’economia si muove infatti "meglio dell'atteso". L'analisi degli economisti di via dell'Astronomia evidenzia come la produzione industriale abbia registrato un calo a novembre (-0,3%; -1,8% a settembre e -1,1% a ottobre) ma anche come la manifattura regga (+0,1%). Resta invece stabile il settore dei servizi. A novembre, il commercio al dettaglio cresce (+0,4%) e il turismo resta sopra il pre-Covid (+3,6%).
Nonostante il leggero calo della produzione cresce poi il clima di fiducia delle imprese (in controtendenza rispetto ai consumatori). L'indicatore aumenta per il terzo mese consecutivo raggiungendo un livello superiore alla media del periodo gennaio-dicembre 2022. L'aumento dell'indice (da 107,9 a 109,1) è trainato dal comparto dei servizi e da quello dell'industria. Considerando le componenti dei climi di fiducia calcolati per ogni comparto economico indagato, l'Istat rileva come nei servizi di mercato e nella manifattura tutte le variabili siano in miglioramento. Se nelle costruzioni i giudizi sugli ordini si deteriorano, le attese sull'occupazione aumentano. Infine, nel comparto del commercio al dettaglio, i giudizi sulle vendite sono stimati in deciso miglioramento e le scorte di magazzino sono giudicate in accumulo; le attese sulle vendite, invece, diminuiscono.