Recessione, inflazione e Pil, cosa prevede il governo per il 2023

Recessione, inflazione e Pil, cosa prevede il governo per il 2023

Secondo le stime del Governo il Pil nel 2023 dovrebbe attestarsi nei dintorni dello 0,6% contro il 3,7% atteso quest'anno. Questi i numeri di  macroeconomia contenuti nella Nadef, presentata a inizio novembre dall'esecutivo. Numeri prudenti su cui peseranno però due fattori cruciali per la nostra economia: la crisi del gas e l'inflazione.

Secondo diversi economisti dobbiamo attenderci un peggioramento del ciclo economico internazionale. Se l'aumento dei costi dell'energia e dell'inflazione non si arresterà, nonostante la buona chiusura 2022 - nel terzo trimestre per l'Istat l'economia italiana è cresciuta dello 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti e del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2021 - si registrerà un rallentamento del ciclo economico già dai primi mesi del 2023. Nelle scenario più negativo si andrà verso una nuova recessione dopo quella storica del 2008.

Una crisi che riguarderà non solo l'Italia ma anche l'Europa. La Commissione Europea ha previsto una crescita dell’economia dell’Eurozona del 3,2% per il 2022 ma solo dello 0,3 per cento per il 2023: decisamente meno dell’1,4 % previsto lo scorso luglio. In questo scenario si parlerà quindi di  recessione tecnica, una variazione negativa per due trimestri consecutivi.  La Commissione è poi convinta che l’inflazione, cioè l’aumento generalizzato del livello dei prezzi, resterà piuttosto alta anche il prossimo anno e tornerà a livelli accettabili solo nel 2024: ci si aspetta che sarà al 6,1 % nel 2023, in calo rispetto all’8,5 % di quest’anno, mentre dovrebbe scendere drasticamente fino al 2,6 % nel 2024.

Intanto però qualche (piccolo) segnale positivo arriva dal nostro Paese.  L'inflazione, in forte rallentamento su base mensile e stabile su anno, sembra aver esaurito la spinta d'accelerazione. Un rallentamento legato in larga parte al calo dei beni energetici. Secondo le stime preliminari dell'Istat, a novembre l'indice nazionale dei prezzi al consumo (Nic) segna solo un +0,5% su base mensile (era +3,4 % a ottobre). La crescita resta invece dell'11,8% su base annua (come nel mese precedente).

 

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