Bollette, legge di Bilancio, Pnrr: tutte le sfide per il governo Meloni
Giorgia Meloni, al lavoro per la formazione del nuovo governo, lo ha detto a più riprese: la crisi energetica è una sfida "epocale", il vero banco di prova del futuro esecutivo. Tanto che la futura premier ha lanciato un appello «alla compattezza» alle forze politiche. Nel dettaglio, la prima sfida per il governo sarà infatti legata alle bollette. Il governo Draghi è intervenuto più volte durante l’ultimo anno per calmierare i prezzi, ma saranno inevitabili nuove misure dopo il rinnovo del Parlamento. Serviranno ulteriori aiuti alle famiglie e alle imprese: dalla proroga dello sconto sul prezzo dei carburanti all'azzeramento degli oneri di sistema in bolletta.
Il nuovo governo dovrà affrontare poi questioni significative, come l’approvazione di una legge di bilancio entro la fine dell’anno. E di spazi di bilancio Roma, si sa, ne ha pochissimi. Si parla di margini per 10 miliardi in deficit per mettere in campo anche subito, non appena in carica, un nuovo decreto taglia-bollette. Lo scostamento resta al momento l'ultima ratio, fanno sapere da FdI, perché gli occhi degli investitori, dei mercati e dei partner internazionali sono tutti puntati sulle scelte economiche che farà il nuovo esecutivo.
Se quello dell'energia e quello dei conti sono i dossier caldi, Meloni ha un altro nodo da sciogliere: la squadra di governo. Il pressing leghista per riconsegnare a Salvini il ministero dell'Interno è noto e pochi giorni fa Berlusconi ha parlato di «veti inaccettabili tra alleati». Scogli da superare insieme a quello, delicatissimo, del successore di Daniele Franco all'Economia. «Professionisti, docenti, economisti, rappresentanti dei territori, amministratori, uomini e donne che daranno anima e cuore per difendere gli interessi e i diritti del popolo italiano. La squadra di Fratelli d'Italia in Parlamento è pronta a dare il massimo per la Nazione», ha scritto in un post su facebook la leader di Fdi Giorgia Meloni.
Sullo sfondo c'è poi la questione del Pnrr come ricordato anche dal premier uscente Draghi. «Spetta al prossimo governo continuare il lavoro di attuazione, e sono certo che sarà svolto con la stessa forza ed efficacia», ha sottolineato il presidente del Consiglio nell'ultima riunione della cabina di regia sul Pnrr a Palazzo Chigi. Il premier ha ricordato che «l’attività tecnica delle amministrazioni può e deve proseguire con la stessa solerzia» e infatti «proprio per garantire la continuità nell'attuazione del Pnrr è stato deciso di creare, nella Presidenza del Consiglio e in ciascun Ministero, uffici dedicati al Pnrr che saranno operativi fino al 2026». Anche quindi con il prossimo governo.