Pnrr, superato l’esame di giugno: centrati i 45 obiettivi
Il Pnrr fila liscio come l'olio. A poche ore dalla data del 30 giugno, la scadenza data al governo Draghi per centrare gli obiettivi e assicurarsi la seconda rata collegata al Recovery Plan, l’attuazione del piano procede senza intoppi. Al momento risultano centrati tutti i 45 traguardi e obiettivi indicati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per il primo semestre 2022.
Tanto che il Mef, il ministero dell’Economia e delle Finanze, ha inviato alla Commissione europea la richiesta relativa al pagamento della seconda rata del valore complessivo di 24,1 miliardi di euro, di cui 11,5 miliardi di contributi a fondo perduto e 12,6 miliardi di prestiti. «L’importo effettivo che sarà erogato - si legge nella nota del Mef i - è pari a 21 miliardi di euro (suddivisi fra 10 miliardi di sovvenzioni e 11 miliardi di prestiti), al netto di una quota che la Commissione trattiene su ogni rata di rimborso, pari al 13% del prefinanziamento ricevuto ad agosto 2021 dall’Italia. L’erogazione delle risorse da parte della Commissione europea avverrà nei prossimi mesi all’esito dell’iter di valutazione previsto dai regolamenti». Il prossimo step? L’Italia dovrà raggiungere altri 55 obiettivi entro il 31 dicembre 2022 per ottenere la terza rata da 21,8 miliardi. Il che porterà a 100 gli obiettivi totali del 2022.
Ma quali sono gli obiettivi centrati? Vi rientrano le 170 mila assunzioni nei tribunali amministrativi, l’aggiudicazione della gara dedicata alla creazione di nuove reti 5G nelle zone d’Italia prive di internet mobile veloce e di quella per l’ultimo lotto del bando Italia a 1 Giga. Sono poi stati firmati i contratti per l'ammodernamento degli ospedali (oltre 3mila apparecchiature e 7700 nuovi posti letto in terapia intensiva) e la riforma della pubblica amministrazione portata a termine dal ministro Renato Brunetta.