Manovra 2022, le misure di Draghi valgono 30 miliardi: imprese, tasse, lavoro
È partito il countdown per la legge di Bilancio, il testo della Manovra arriverà a breve in Senato. L’impianto del documento che verrà trasmesso a Palazzo Madama è quello approvato dal Consiglio dei ministri il 28 ottobre 2021. Nella legge, una manovra da 30 miliardi con una dote di 8 miliardi per la riduzione delle tasse, sono contenute importanti novità per quanto riguarda le imprese e i lavoratori. Vediamo le principali.
Le imprese
Tra gli interventi a favore delle imprese c’è il rifinanziamento del programma industria 4.0 dedicato alle aziende innovative. Viene sostanzialmente prorogato il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali e il credito d’imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative. Previsti poi 3 miliardi per prorogare il programma di garanzie erogate dal fondo per le piccole e medie imprese.
Sul fronte delle tasse in Parlamento si deciderà come suddividere gli 8 miliardi stanziati tra taglio al cuneo fiscale, aliquote Irpef o una riduzione dell’aliquota Irap. Si prevede poi per le imprese interessate il rinvio della Sugar Tax e della Plastic Tax. Viene rifinanziata l’agevolazione “Nuova Sabatini” per i macchinari, con 180 milioni per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026. Via libera anche alla stabilizzazione del Fondo 394 per l’internazionalizzazione: 1,5 miliardi annui dal 2022 al 2026. Oltre all’introduzione di quota 102, la legge di bilancio prevede anche la nascita di un Fondo per i pensionamenti a 62 anni d’età per i dipendenti delle piccole e medie imprese in crisi.
I lavoratori
Diverse le novità per i lavoratori. Sul fronte delle politiche attive arrivano 70 milioni in più per i centri per l’impiego. Stanziati anche 20 milioni in più dedicati «alle attività connesse all’attuazione delle politiche attive del lavoro in favore dei giovani di età compresa tra i 16 e i 29 anni, non occupati né inseriti in un percorso di studio o formazione». Stretta invece sul reddito di cittadinanza che è rifinanziato con circa 1 miliardo di euro. Scatterà però il décalage del beneficio dopo il primo rifiuto di un’offerta di lavoro e si potranno rifiutare massimo due offerte pena la decadenza del beneficio.
Prevista anche una dote di 15 milioni per l’esonero contributivo totale per i datori che assumono a tempo indeterminato dipendenti in uscita da imprese in crisi. Infine in via sperimentale per il 2022 scatta l’esonero al 50% per un anno del versamento dei contributi previdenziali a carico delle dipendenti madri del settore privato, a decorrere dal rientro nel posto di lavoro dopo la fruizione del congedo obbligatorio di maternità.