Business Angel, chi sono e come investono in Italia
Sono un supporto importante per le aziende in via di sviluppo e capire come si muovono è strategico per anticipare i trend del mercato. Parliamo dei business angel, gli investitori informali. Ovvero dei soggetti privati che apportano fondi a una nascente impresa - in genere si tratta di startup - in cambio di capitale di rischio della stessa, diventandone soci. Il Social Innovation Monitor (SIM) del Politecnico di Torino ha realizzato un’indagine cercando di mappare i profili e le scelte d’investimento degli angeli del business nel nostro Paese.
Un primo dato? Il 54% dei Business Angel ha dichiarato di supportare organizzazioni a "significativo impatto sociale". L’82% dei Business Angel che operano nell’ambito dell’impact investing, afferma di investire in settori sottocapitalizzati o di accettare ritorni economici inferiori a quelli di mercato a favore di ritorni maggiori in termini di impatto sociale.
Ma quanti sono gli investitori informali in Italia? Nel nostro Paese si contano 1014 Business Angel che hanno investito circa 54,4 milioni nel solo 2019. Importanti le differenze di concentrazione da regione a regione. La Lombardia è la regione che ospita il maggior numero di Business Angel, seguita dal Piemonte e dal Lazio. L’area meridionale e quella insulare rappresentano le zone in cui vi è il minor numero di Business Angel. La maggior parte di loro (60%) investe prevalentemente in Italia e, nel solo 2019, ogni Business Angel ha investito, in media, in 2,5 organizzazioni. Solo il 17% di loro svolge però l’attività di Business Angel in maniera predominante, mentre la metà del campione investe occasionalmente. Un dato interessante riguarda le modalità di investimento: la maggior parte degli investitori informali (55%) predilige co-investire e rischiare insieme ad altri colleghi.
Ma in cosa investono? Nei Digital Services e nell’ ICT ovvero nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Questo settore raccoglie il 44% degli investimenti dei Business Angel che concentrano le loro risorse in specifici ambiti o specifiche tecnologie come l’intelligenza artificiale. Gli altri settori di investimento privilegiati sono “Biotech and Healthcare” e “Fintech & Big Data Tech”, con rispettivamente il 36% e il 21%. I settori meno attrattivi per i Business Angel sono, invece, Education, Energy e Mobility. Gli ultimi due, non a caso, sono mercati con barriere all'ingresso estremamente elevate. Sono quindi ancora poche le startup su cui scommettere.