Bilancio di Sostenibilità: cosa cambia dal 2021
Da alcuni anni a questa parte l’Unione Europea sta lavorando intensamente al fine di indirizzare l’economia verso uno sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale, che permetta di centrare gli obiettivi fissati dall’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo Sostenibile, dagli Accordi di Parigi sul Clima, oltre che dal Green Deal Europeo.
L’Action Plan sulla Finanza sostenibile recentemente aggiornato, illustra le misure che l’Unione Europea adotterà nel periodo 2021-2027 per orientare il mercato dei capitali verso un modello di sviluppo sostenibile ed inclusivo.
Le attività economiche sono considerate un fattore indispensabile per migliorare la qualità della vita, ma viene introdotta una nuova stella polare: la crescita economica deve essere realizzata senza mettere in pericolo la sostenibilità sociale ed entrambe devono essere perseguite senza sacrificare l’ambiente ed il patrimonio naturale.
I macro obiettivi dell’Action Plan possono essere così riassunti:
- orientare i flussi di capitale verso investimenti sostenibili;
- gestire in modo più efficace i rischi finanziari che derivano dal cambiamento climatico, dal consumo di risorse, dal degrado ambientale e dalle disuguaglianze sociali;
- migliorare la trasparenza ed incoraggiare un approccio di lungo periodo delle attività economico-finanziarie.
Action Plan e PMI
Le nuove direttive richiedono alle PMI la capacità di rappresentare in modo articolato e trasparente non più le sole informazioni quantitative/finanziarie, ma anche quelle di natura qualitativa/non finanziaria, attraverso una reportistica che dovrà sempre più convergere agli standard di rendicontazione internazionali.
L’obiettivo delle nuove direttive è dare alle PMI maggiore consapevolezza che una corretta gestione e rappresentazione delle informazioni “qualitative” può rappresentare una grande opportunità per l’impresa, soprattutto per anticipare le future richieste da parte degli istituti di credito, che saranno nel breve obbligati a valutare il merito creditizio delle aziende anche riguardo a tali profili.
La sostenibilità deve, quindi, intendersi come un processo continuo che richiama la necessità di coniugare tre dimensioni fondamentali ed inscindibili dello sviluppo: ambientale, economica e socio-culturale.
Le PMI sono chiamate a rispettare tali obiettivi ed a comunicare periodicamente a tutti gli Stakeholders le modalità con cui li perseguono attraverso apposita reportistica incentrata appunto sui fattori ESG (Environment, Social e Goveranace).
Il bilancio di sostenibilità, il documento con cui l’azienda dialoga con i propri stakeholder, viene ad assumere dunque un ruolo molto più importante rispetto al passato. Essere sostenibili non significa più solamente acquisire un vantaggio competitivo in termini di comunicazione e marketing. Per una PMI saper rappresentare il proprio percorso di convergenza verso i fattori ESG diventa sempre più fondamentale per aspetti molto concreti fra i quali:
- facilitare l’accesso ai bandi domestici e comunitari per gli ingenti fondi che verranno messi a disposizione nei prossimi mesi;
- garantirsi un fattore distintivo nella valutazione da parte della PA negli appalti pubblici;
- entrare più facilmente in contatto con veicoli di venture capital che sono interessati a PMI ecosostenibili, così da facilitare l’accesso a capitale di rischio e/o di debito per nuovi progetti di sviluppo;
- ottenere un miglior accesso al credito tradizionale e ad altri tipi di risorse finanziarie.
Bilancio di Sostenibilità e Sistema Bancario
Dal 30 giugno 2021, le linee guida sul “Loan Origination and Monitoring” obbligheranno tutte le banche a valutare il merito creditizio delle PMI tenendo in considerazione anche i fattori ESG.
Il Bilancio di Sostenibilità sarà dunque uno strumento imprescindibile per permettere alla PMI di migliorare la propria valutazione del merito creditizio nei confronti del sistema bancario e di accedere a prodotti creditizi dedicati con condizioni di accesso e di pricing migliorative.
A differenza del passato, sarà fondamentale una sua stesura strutturata e descritta con la finalità di essere letta dai professionisti del settore bancario, che devono poter riconoscere e comprendere i dati fondamentali dell’azienda alla luce dei nuovi benchmark su cui l’Unione Europea pone l’accento.
Come SCOA può supportare le PMI
SCOA ha recentemente consolidato una importante partnership con il Dott. Corrado Bei, Professore in Financial Risk Management and International Economy and Finance, presso l’European School of Economic University di Firenze, oltre che membro dello Steering Commettee relativo all’”Action 9” e “Action 10” EASME – Commissione Europea, ed esperto del nuovo tema relativo allo “sviluppo economico sostenibile” e dei nuovi indirizzi forniti dall’Unione Europea con l’introduzione dell’Action Plan sulla finanza sostenibile.
Unendo l’esperienza del Professor Bei, con le capacità e la conoscenza dei nostri professionisti, SCOA può mettere a disposizione dei propri clienti una metodologia innovativa e pienamente in linea con la normativa introdotta per la redazione del Bilancio di sostenibilità.
Assisteremo le PMI in un percorso virtuoso con un approccio graduale e misurato alla specifica realtà aziendale/organizzativa, il cui fine è analizzare, per poi rappresentare, i profili di sostenibilità delle PMI, intercettando tutte le numerose opportunità offerte da questo nuovo strumento.