Amazon e le Pmi, tra polemiche e vendite online
Tutta questione di concorrenza. Dopo il periodo natalizio, che ha visto schizzare gli acquisti online alle stelle soprattutto su grandi piattaforme come Amazon, è tornato in auge il dibattito sulla concorrenza tra i piccoli commercianti e i colossi. Tra il negozio di quartiere e la big tech che consegna in 24 ore in tutto il mondo (o quasi). In Francia, ad esempio, nel periodo delle feste impazzava sui social l’hashtag #NataleSenzaAmazon. Un inno all'acquisto in negozio invece che tramite la nota piattaforma. In Italia la stessa Confesercenti da novembre ha fatto risuonare l'allarme per i negozi fisici sostenendo che: “Il web sottrae 4 miliardi di vendite”.
Nel mare dell’e-commerce i numeri, va detto, parlano chiaro: Amazon è il più grande ‘centro commerciale’ online al mondo. La società ha una quota di mercato del 33% e potenzialmente ha accesso ai dati delle aziende che gli affidano il servizio come permette la normativa Usa. Tanto che a novembre scorso l’Antitrust Ue ha aperto un'indagine su Amazon. Nel mirino il possibile trattamento preferenziale per le offerte retail proprie di Amazon rispetto a quelle dei merchant oltre che per i venditori che usano i servizi di logistica e consegna del colosso rispetto a quelli che non li usano. “Dobbiamo assicurare che le piattaforme che svolgono un duplice ruolo e hanno un potere di mercato, come Amazon, non distorcano la concorrenza”, ha dichiarato la vice presidente esecutiva della Commissione europea e responsabile dell’Antitrust, Margrethe Vestager. “I dati sull’attività di venditori terzi non dovrebbero essere utilizzati a vantaggio di Amazon quando agisce come concorrente di questi venditori. Anche le condizioni per la concorrenza sulla piattaforma di Amazon devono essere eque", ha proseguito.
Di segno opposto la posizione di Amazon che si è difesa sottolineando come rappresenti “meno dell’1% del mercato al dettaglio globale”. In una nota la società ha anche ribadito l’impegno in favore delle Pmi. “Amazon - si legge - si occupa delle piccole imprese. Ci sono più di 150 mila aziende europee che vendono attraverso i nostri stores, le quali generano decine di miliardi di euro di ricavi ogni anno e hanno creato centinaia di migliaia di posti di lavoro”. Nel caso dell’Italia sono oltre 20 milioni i prodotti venduti via Amazon dalle piccole e medie imprese italiane durante il periodo delle festività mentre nel 2020 sono stati investiti a livello globale 16 miliardi di euro per promuovere le pmi. Sotto il profilo delle pmi italiane Amazon ricorda inoltre il programma "Accelera con Amazon", realizzato in collaborazione con Ice, Mip Politecnico di Milano, Confapi e Netcomm per sostenere la crescita e la digitalizzazione delle pmi.