Ocse:”La ripresa nel 2021 sarà lenta”
"La ripresa italiana sarà lenta". A dirlo l’Ocse, l’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, nell’Economic Outlook presentato pochi giorni fa a Parigi. La nuova ondata, i lockdown e l’incertezza pesano e peseranno sulla ripresa dell’attività, degli investimenti e dell’occupazione nel nostro Paese "fino al raggiungimento dell’immunizzazione generale".
Come si legge nel documento nel 2021 è prevista una crescita del Pil italiano del 4,3 per cento, mentre nel 2022 l’aumento sarà del 3,2 per cento. «La serrata e l’incertezza stanno pesando sull’attività, sebbene l’aiuto del governo abbia mitigato gli effetti sulle aziende e le famiglie», aggiungono i ricercatori. La creazione di nuovi posti di lavoro, soprattutto per le categorie poco qualificate, le donne e i giovani, ritornerà solamente nel 2022, quando il vaccino sarà diffuso.
Nel 2021 le esportazioni italiane dovrebbero aumentare dello 0,4 per cento, mentre l’anno successivo la crescita prevista è dello 0,2 per cento. Sul fronte del mercato del lavoro i dati sono poco incoraggianti. Il tasso di disoccupazione, al 9,4 per cento quest’anno, salirà all’11 per cento nel 2021 per poi calare a 10,9 per cento nel 2022. L'Ocse segnala poi come il rapporto debito/Pil resterà alto e sfiorerà il 160%.
Europa e mondo
Nel 2020 il calo del Pil globale sarà minore di quanto stimato in precedenza (-4,2%) ma anche la ripresa attesa per il prossimo anno sarà meno forte (+4,2%). Le previsioni formulate dall’Ocse segnalano contrazioni per il 2020 per tutte le principali economie, con l’unica eccezione della Cina stimata in crescita dell’1,8%, seguita da una accelerazione nel biennio successivo a +9 e +4,9%. L’organizzazione prevede poi, a livello globale, una crescita del 3,7% nel 2022. Per l’area Ocse, il Pil 2020 è previsto a -5,5% quest’anno, con una ripresa nel 2021 al +3,3% e al +3,2% l’anno successivo. Quanto all’Eurozona nel triennio 2020-22 le stime Ocse sono rispettivamente di -7,5%, +3,6% e +3,3%.