Estero e e-commerce, così vincono le 400 Pmi Leader della crescita
Si sono distinte per la capacità di fare business, di innovare e di sfruttare le nuove tecnologie. A svelare quali sono le Pmi che crescono di piú in Italia è la classifica de Il Sole 24 Ore e Statista, società leader mondiale dell’analisi statistica, che incorona come “Leader della crescita 2020” ben 400 società del Belpaese. La lista prende in esame le aziende, in maggioranza piccole e medie imprese (Pmi) che hanno ottenuto una rilevante crescita di fatturato nel triennio tra il 2015 e il 2018, con un giro d'affari minimo di 100.000 euro nel 2015 e di almeno 1,5 milioni nel 2018.
Tra i tanti nomi Mamma 2.0, che opera con la startup Mukako, un e-commerce di design e ludodidattica per bambini, Supermercato24, il portale per la spesa online e Dan John, marchio creato da Rinah nel 2015 e focalizzato sull’abbigliamento da uomo. Parliamo di imprese diverse e molto lontane tra loro, legate però da strategie comuni di crescita. Trend che hanno permesso loro di espandere la loro attività. A premiare le Pmi analizzate, in primo luogo, è la scelta di sfruttare i canali digitali di vendita e l’utilizzo di servizi digitali evoluti che hanno rafforzato il business. Le imprese hanno lavorato sulla web reputation e nei segmenti della business intelligence e del data mining per individuare le strategie di marketing vincenti.
Altra leva vincente, che ha premiato diverse Pmi in classifica è l’e-commerce, che sta volando anche in Italia come rilevato dall'Osservatorio sul commercio elettronico del Politecnico di Milano. Il mercato vale infatti oggi 31, 6 miliardi. E poi c’è il fattore internazionalizzazione. Le imprese che sono cresciute di più sono state capaci di esportare non solo beni ma anche know-how e creatività. Ed è vero soprattutto nel settore servizi. Ambiti diversi e realtà diverse quindi. Accomunate però dall’attenzione ai vantaggi del digitale. Che sia quella la strada da seguire?